STRANI RACCONTI
Parte 2: I DISCEPOLI DEI DEMONI
di FABIO VOLINO

 

La piccola nebbia che solca i cieli di una sperduta città dell'Asia Centrale un tempo era un uomo. O meglio, un essere speciale con fattezze umane. Il suo nome è Yandroth e si definiva lo Scienziato Supremo. Quando si trattava di creare macchine incredibili o congegni impensabili, lui era in prima linea. Tuttavia possedeva anche certe debolezze tipicamente umane: tra queste innamorarsi della donna sbagliata. E cercare di soggiogarla. Quella donna era Victoria Bentley.
Il Dr. Strange, per salvarla, inseguì Yandroth per svariate dimensioni, fino a quando lo Scienziato Supremo precipitò in un abisso infinito. Il suo corpo morì, ma il suo spirito tormentato continuò a vagare per il nostro mondo, cercando un corpo ospite. Di nuovo cadde vittima della sua debolezza e cercò vanamente di soggiogare una donna molto più forte di lui, soprattutto a livello psicologico: la Valchiria.
E dunque Yandroth ancora vaga per il mondo, cercando un nuovo corpo tramite il quale continuare le sue nefandezze. Questo è il suo giorno fortunato.
"Sei davvero caduto in basso" commenta una voce dietro di lui.
La nebbia si volta e vede un uomo librato in aria di fronte a lui. Emana una grande aura di potere. "Chi sei?".
"Sì, Yandroth, sei davvero caduto in basso. Un tempo eri lo Scienziato Supremo, ora invece sei solo qualcosa di inconsistente. Dovresti davvero provare a fare qualcosa di serio nella vita".
Stizzito da queste parole, Yandroth tenta di possedere il corpo della persona che ha di fronte: ma sbatte contro una invisibile barriera.
"Non sono così sprovveduto. Tu sì, a quanto pare" commenta l'uomo.
"Mi hai cercato solo per insultarmi, sconosciuto?".
"Volevo solo farti capire che rimanendo in quello stato non otterrai mai nulla. Devi tornare ad essere ciò che un tempo ti proclamavi: lo Scienziato Supremo".
"Difficile farlo in queste condizioni".
"Oh, ma io ti aiuterò".
Improvvisamente il paesaggio attorno a Yandroth ed all'uomo sconosciuto cambia, per un attimo diviene vuoto e inconsistente, infine i due approdano su un nuovo mondo. Subito di fronte a loro si para una lumaca gigante la quale, come li vede, emette un devastante urlo sonico.
"Che noiosa seccatura" commenta lo sconosciuto ponendo una barriera di silenzio attorno alla creatura.
"Ma questo è il mio mondo!" esclama Yandroth "Mi hai riportato sul mio mondo. Oh, da quanto tempo non…".
"Piantiamola con le melensaggini".
C'è un altro breve viaggio e Yandroth e l'uomo si ritrovano in quello che un tempo era il laboratorio dello Scienziato Supremo. Il tempo sembra non aver intaccato le avveniristiche macchine presenti: altra prova della genialità di Yandroth.
"Sì, un piano inizia a formarsi nella mia mente" dice costui "Però avrò bisogno che tu sia le mie mani".
"Dimmi cosa fare e lo eseguirò alla lettera".
Per alcune ore i due lavorano febbrilmente, poi un macchinario viene attivato e, attingendo ad un campione di DNA di Yandroth preservato per tutto questo tempo, dà vita ad una replica perfetta del corpo dello Scienziato Supremo.
"Sì!" esclama lui con un grido di gioia "Adagialo su questo tavolo".
Lo sconosciuto esegue e la nebbia che è l'attuale aspetto di Yandroth penetra nel corpo senza vita. Pochi istanti dopo gli occhi si aprono e per Yandroth inizia una nuova esistenza. Lentamente, scende dal tavolo: rischia di perdere l'equilibrio, ma riesce a tenersi in piedi. Poi cammina a passi lenti e misurati, infine muove le braccia.
"Il mio genio non è stato intaccato dalla lunga separazione dalle mie macchine" commenta lo Scienziato Supremo "Mi sono già adattato a questo mio nuovo corpo. Non so chi tu sia, straniero, ma dal profondo del mio cuore ti ringrazio".
"In cambio ti chiederò solo un piccolo favore" dice l'uomo "Che sono sicuro ti farà piacere".
"E cosa riguarda?".
"Una donna di nome Victoria Bentley. Ti interessa?".
"Oh sì, mi interessa molto" risponde Yandroth con un sorriso.

New York, Greenwich Village.

"Che immenso vuoto" afferma il Dr. Strange.
Un tempo qui c'era la sua dimora. Ora c'è il nulla, né il comune né qualche privato hanno pensato di rilevarne la proprietà e costruire qualche nuova abitazione.
"Allora colmalo" gli dice Clea.
"Sarà uno sforzo non indifferente. Mi servirà anche il tuo aiuto".
La donna gli stringe forte la mano. "Sono con te".
Strange si concentra ed un'aura cremisi compare attorno al suo corpo, per poi andare ad avvolgere anche Clea. "In nome dell'onniveggente Agamotto e per la sacra triade del Vishanti, che dalle pieghe del tempo venga sottratta la mia dimora e riportata al suo giusto posto. Per le Schiere di Hoggoth, che il mio volere venga eseguito!".
Inizialmente c'è il silenzio e sembra durare un'eternità. Poi un debole tuono scuote la zona e da quel nulla comincia a formarsi qualcosa. Dapprima è una massa indistinta, poi una sorta di unico blocco che poco dopo viene modellato da una mano invisibile come fosse creta. Ed alla fine… c'è la dimora del Dr. Strange!
"E'… è come la ricordavo" dice Clea "C'è anche il mitico lucernario…".
In quel momento Strange le indica qualcosa alle sue spalle. La donna si volta e vede che dietro di loro si è radunata una piccola folla, inevitabilmente attratta da quanto appena accaduto.
"Ho capito, ci penso io" annuisce Clea "Dimenticate quanto successo e tornate alle vostre precedenti occupazioni".
La folla, dopo questo comando, rapidamente si disperde come se nulla fosse accaduto.
"Ora andiamo a dare un'occhiata alla nostra… nuova casa" propone Strange.

Inghilterra.

Victoria Bentley sta esaminando un tomo dedicato alla magia nera: sono incantesimi proibiti quelli che sta leggendo, eppure ne rimane in qualche modo affascinata. Se mai arriverà a trattare questo tipo di potere dovrà stare molto attenta. "Strange di certo non approverebbe" pensa "Ma non è necessario farglielo sapere. Non voglio più essere in balia degli eventi e rimanere prigioniera per anni in dimensioni ostili".
Improvvisamente Victoria avverte qualcosa: è all'esterno della sua dimora. C'è una grande concentrazione di energia mistica. Victoria si affaccia ad una finestra e nota un globo di luce che si sta formando a poca distanza. La donna capisce immediatamente che questa è una faccenda fuori dalla sua portata. E sa chi contattare per risolverla.

Dimora del Dr. Strange.

All'interno ci sono dei mobili e delle librerie, mancano solo i testi mistici perduti per sempre. Verranno rimpiazzati da altri testi. Strange si avvicina ad una libreria e vi passa sopra una mano come se sopra ci fosse della polvere.
"C'è qualcosa che ti turba?" chiede Clea.
"L'altro giorno, alla dimora di Rintrah" spiega Strange "Rileggevo un mio vecchio saggio ed ho pensato… di ritornare a scrivere. Mi piaceva e, dal momento che non sarò più così impegnato a contrastare ignote minacce, avrò molto tempo libero da occupare. E questo… mi sembra un ottimo rimpiazzo".
In quel momento sulla fronte del mago compare un debole bagliore cremisi. "E' Victoria" spiega "Ci sono dei problemi presso di lei. Sembrano gravi. Chiamiamo Rintrah e partiamo".
"Molto tempo libero, eh?" ironizza Clea.
"Mi tengo comunque impegnato" ribatte Strange.

Inghilterra.

Il Fenomeno riapre gli occhi. "Cosa… cosa succede?" si interroga "Fino a pochi secondi fa ero da tutt'altra parte. Questa non sembra la Scozia".
Improvvisamente un globo di luce compare davanti a lui e gli Esemplari tornano a tormentarlo.
"Non credevo che il teletrasporto fosse tra le tue capacità, esemplare di Cyttorak" afferma Tagliapietre.
"Infatti non lo è" pensa lui. "Cosa ne ricavate a ribellarvi ai vostri dei?" cerca di prendere tempo Cain Marko.
"Perché servire degli dei quando tu stesso sei un dio?" ribatte Inferno.
Decay, che è un tipo che non è solito usare molto le parole, compie un balzo inaspettato e con le sue mani sfiora l'armatura del Fenomeno, il quale lo allontana da sé con un violento manrovescio al volto.
"Maledetto!".
E subito riaffiorano le fitte di dolore, mentre prova ad allontanarsi. Nel contempo alcune crepe appaiono sulla sua armatura.
"Lasciate che ci pensi io" esclama Carnivore.
Ma mentre è sospeso a mezz'aria, l'esemplare viene colto in pieno da una violenta raffica magica che lo spedisce ad alcuni metri di distanza.
"Voi!" grida Tempest notando Strange e Clea "Siete stati voi ad esiliarci per tutti questi mesi in una dimensione ostile. La nostra vendetta ora sarà completa".
"Dov'è Bedlam?" chiede Stephen.
"Non preoccuparti di lei, mago, pensa piuttosto alla dolorosa fine che ti attende".
"Rintrah, stai molto attento, abbiamo a che fare con esseri potentissimi".
Inferno lancia una raffica energetica dalla sua staffa, ma l'essere taurino la blocca a mezz'aria poi la rispedisce al mittente. Contemporaneamente, Tempest assume la sua forma incorporea e si lancia verso Strange, il quale agita le sue mani mentre aure dorate compaiono attorno alle sue dita.
"Per Oshtur, che fitte di dolore percorrano il tuo essere".
E colei che un tempo si chiamava Nicolette Giroux torna a sperimentare la sensazione del dolore.
Nel frattempo Clea si avvicina al Fenomeno. "Come ti senti?".
"La mia armatura… la mia armatura!".
In risposta a questa sua angosciata esclamazione, la corazza rossa che protegge il suo corpo si riduce in polvere in pochi secondi. Polvere che viene portata via da una debole brezza.
"No, è scomparsa! Sono di nuovo l'inerme Cain Marko. Cyttorak, perché mi hai abbandonato?".
"Ti sei rivelato un suo indegno esemplare, Fenomeno" compare in quel momento Tagliapietre "E per questo stai per essere ucciso".

Dimora di Victoria Bentley.

La donna osserva la battaglia che sta avvenendo a poca distanza dal castello dove lei risiede. Sente forze tremende che vengono impiegate, forze di fronte alle quali lei sarebbe impotente. Quando toccherà a lei, non dovrà indietreggiare. Eppure un simile dispiego di potere le provoca ancora paura: e la paura è un sentimento solo per i deboli.
E' così assorta nella contemplazione che non si avvede di qualcuno che si avvicina alle sue spalle. Qualcuno che manifesta la sua presenza con la sua voce. "Sei splendida come il primo giorno che ti ho vista".
Victoria si volta. "Tu!" esclama.
Ma non riesce ad organizzare una difesa. Yandroth la stordisce con una pistola di sua invenzione, poi se la carica sulle spalle, attraversando un portale che lo riporta al suo mondo.
"Sì, mia cara Victoria Bentley, sono proprio io. E finalmente potrò realizzare il mio sogno più ardito. E se Strange mai venisse a cercarti… che lo faccia, sono pronto per lui".

"Non possiamo sperare io e Rintrah di sconfiggere gli Esemplari solo con le nostre forze" pensa Strange "Sono troppo potenti. L'unico modo è metterli uno contro l'altro".
Una buona possibilità si presenta subito quando Decay prova a toccarlo. Strange svanisce e, nello slancio, l'esemplare va a toccare Carnivore, il quale si inginocchia e si contorce dal dolore. Contro di lui il tocco di Decay non è letale, ma decisamente non innocuo.
"Maledetto!". Una persona padrona del proprio carattere saprebbe contenersi, Andreas Zorba non lo è mai stata. E dunque balza contro il suo simile.
Contemporaneamente Rintrah sta per essere colpito da una raffica di Inferno: ma diventando incorporeo fa sì che essa vada ad impattare contro Conquest.
"Hai tradito Cyttorak, Fenomeno" dice Tagliapietre "E per questo…".
L'accusa gli muore in gola quando viene colpito da decine di raffiche mistiche e viene proiettato a numerosi metri di distanza.
"Cosa è successo?" si interroga Cain Marko.
"Sarà un semidio, ma rimane pur sempre un uomo" risponde Clea "E ha visto in me solo una donna indifesa, ed ha abbassato la guardia: è un errore che in molti hanno commesso. Ma questo ci ha fatto guadagnare solo poco tempo. Non c'è modo di ripristinare i tuoi poteri? Dove si trova la gemma che rappresenta la tua fonte di energia?".
"L'ho… scagliata nello spazio alcuni anni fa".
"Non dovrebbe comunque essere un problema… spero".
Clea posa la sua mano sulla fronte di Marko, sperando che Strange e Rintrah tengano alla larga gli altri Esemplari. Poi intona il suo incantesimo:"Potente Cyttorak, ascolta la mia invocazione: il tuo avatar necessita della tua forza. Energie oscure stanno cercando di soppiantare il tuo primato, potente Cyttorak, non lasciare che si facciano beffe di te. Kamal Fretyrh Nikto!".
Mentre una aura cremisi compare attorno al corpo di Clea e Cain Marko, Tagliapietre è ormai già vicino a loro. "Donna, devo dire che sono rimasto impressionato dal tuo potere. Quasi mi dispiace dovermi liberare di te".
Ma parlare ed indugiare si rivela un errore per Tagliapietre. L'aura si allontana da Clea e Marko, andando ad assumere una forma precisa.
"Ti ringrazio, Cyttorak".
"La mia gemma! Quella che trovai in Corea!" esclama Marko.
"No!" grida Tagliapietre balzando in avanti.
Ma anche da umano Cain Marko rimane un atleta formidabile ed abbranca la gemma prima del suo avversario. Ed il potere fluisce nuovamente in lui. "Sì, è la vostra fine, Esemplari. Perché chiunque tocchi questa gemma avrà il potere delle bande scarlatte di Cyttorak e sarà per sempre un inarrestabile… FENOMENO!".
Vi è il classico lampo accecante e, quando scompare, Cain Marko è stato nuovamente sostituito dalla figura cremisi del colosso al servizio di Cyttorak. Subito si scaglia contro Tagliapietre, che non riesce ad organizzare una controffensiva. In suo aiuto interviene Inferno, che lancia una raffica energetica, ma Strange è lesto.
"Per Hoggoth, che il tuo potere ti ritorni indietro raddoppiato".
Il colpo torna al mittente ed Inferno subisce la piena forza della sua stessa arma.
"Forza, datevi una mossa!" grida Cain Marko tenendo stretto Tagliapietre "Spediteci in un'altra dimensione ora che sono tutti inermi".
"Ma anche tu, Fenomeno…" inizia Clea.
"Lo so, dannazione, fatelo! Ho proprio voglia di menare le mani con questi buffoni. Sì, mandateci nella Dimensione Scarlatta: non è una novità per me e te, no, Strange?".
"Fermo, non sai cosa stai facendo" cerca di divincolarsi Tagliapietre "Il nostro destino è soppiantare l'umanità".
"Non stavolta, cocco".
Strange, Rintrah e Clea uniscono le loro forze. "Per la sacra Triade Vishanti, che i sette Esemplari vengano mandati nella Dimensione Scarlatta da cui non possano più fare ritorno".
Appare una tromba d'aria rovesciata, che va ad avvolgere gli Esemplari. Carnivore e Decay pensano che non sia stata una buona idea litigare tra loro, Conquest ed Inferno sono a terra, Tempest è ancora preda del dolore, solo Tagliapietre riesce a dire qualcosa prima di sparire.
"Fenomeno, hai segnato la tua fine".
"Piantala di sparare cazzate" è la frase d'addio di Cain Marko.
Poi la tromba d'aria sparisce e c'è solo il silenzio.

Poco distante.

Qualcuno ha osservato tutta la battaglia appena verificatasi. "Sei davvero incredibile, Strange" pensa "Ed hai anche formidabili alleati al tuo fianco, devo riconoscerlo. Ma tutto questo non significa nulla per me: ti sconfiggerò, ma prima voglio rendere la tua vita un inferno. Victoria Bentley è stata solo la prima di molte mie pedine. Quasi non credevo ai miei occhi quando ho scoperto l'incredibile diversivo per far sì che tu ti accorgessi subito della sua scomparsa. La tua più incredibile odissea è cominciata, Strange: oh, come ti piacerà".

Dimora di Victoria Bentley. Poco dopo.

"Victoria?" chiama Strange invano.
Ha già effettuato una sonda mistica di questo posto e non c'è traccia della donna, che non può essere andata lontano. In quel momento arriva Clea, che non fa altro che confermare quanto Stephen già sa.
"Fammi provare una cosa" dice il mago "Che gli eventi degli ultimi minuti mi siano manifesti".
Compaiono delle immagini davanti ai due, che mostrano loro il rapimento di Victoria Bentley.
"Yandroth" afferma Strange "Il responsabile è Yandroth".
"Ma mi avevi detto che era privo di un corpo" ribatte Clea.
"Non è più così, a quanto sembra".
"Che ci sia lui dietro l'attacco degli Esemplari?".
"No, è qualcosa al di fuori della sua portata. Tuttavia non posso fare a meno di chiedermi se tutto quello che abbiamo vissuto non sia stato prestabilito fin dal principio".

CONTINUA...